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Adotta un segnale

 

 

 

La campagna di fundraising della Fondazione per sostenere il progetto di conservazione e digitalizzazione dei segnali di riconoscimento dell’Istituto degli Innocenti.

 

 

 

L’Archivio Storico dell’Istituto degli Innocenti custodisce oltre 40.000 segnali di riconoscimento, i piccoli oggetti che accompagnavano le bambine e i bambini al momento del loro arrivo nell’antico Ospedale dove erano lasciati con l’intento di assicurarne la sopravvivenza.

 

 

 

 

La presenza dei segnali è documentata sin dai primi registri del Quattrocento, quando l’usanza di abbandonare i bambini con “contrassegni” beneauguranti acquisì una finalità amministrativa fondamentale. 

 

Nei secoli dell’abbandono anonimo, infatti, questi elementi rappresentavano per i Nocentini (i piccoli ospiti della struttura) la sola prova tangibile delle loro origini e una sorta di documento di identità necessario al futuro riconoscimento da parte dei genitori nel caso volessero e potessero ricongiungersi con loro. Per questo motivo erano spesso oggetti spezzati, o doppi, facilmente riscontrabili con le metà serbate nel frattempo dalle famiglie.

 

 

 

segnali a noi pervenuti risalgono soprattutto all’Ottocento, quando se ne intraprese la conservazione sistematica riconoscendo il loro valore storico. Un’azione grazie alla quale possiamo oggi apprezzarne la varietà tipologica di oggetti quotidiani, rappresentativi di usi e costumi del passato, comprendenti soprattutto monete e medaglie, accessori votivi come rosari, brevi, medagliette e croci o di uso generico come monili, bottoni e nastri.  

 

In particolare, nell’Ottocento aumenta la varietà degli oggetti: restano frequenti le monete e gli accessori votivi, ma compaiono anche oggetti, tipici dell’epoca, come chiavi d’orologio e ritagli di foto, una lente d’occhiale o un guscio di noce.

 

 

 

Quanto conservato nell’Archivio Storico è di fatto un patrimonio unico nel suo genere che offre una documentazione preziosa e immensa non solo sulla storia dell’Istituzione, ma anche sulle storie delle vite che lo hanno abitato, da quella della prima accolta (Agata Smeralda nel 1445) fino a tutte quelle delle centinaia di migliaia di bambini che hanno trovato nell’Istituto cura e accoglienza, oltre che, della storia dell’infanzia e della sua cultura.

 

 

 

Uno degli obiettivi dell’Istituto degli Innocenti è garantire la conservazione, la tutela e la valorizzazione dei segnali, attraverso il riordino archivistico, l’inventariazione e la digitalizzazione degli oggetti e dei documenti ad essi collegati (registri di ingresso dei bambini in Ospedale). 

 

Le immagini realizzate e i relativi metadati saranno via via immessi in una teca digitale che ne permetterà la visione e la consultazione dal web, diffondendone così la conoscenza.

 

 

 

La Fondazione Istituto degli Innocenti Ets ha deciso di sostenere questo importante progetto che consente anche di tramandare la memoria identitaria e le storie dei bambini accolti ai quali si accompagnavano i segnali, contribuendo alla ricostruzione di una Storia dell’infanzia accolta all’Istituto, dall’innegabile carico culturale ed emozionale.

 

 

 

Con un contributo minimo di 100 euro potrai così sostenere l’archiviazione, la catalogazione e la digitalizzazione di un segnale di riconoscimento e dei relativi documenti. 

Debora 18/03/1864

€ 100,00Prezzo
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